Sulla presenza del ragno violino, dal Gemelli spiegano che «è da sempre nel Lazio e in Italia e casi di morsi sono da sempre raccolti e documentati dai Centri Antiveleni. La riproduzione varia in base a condizioni e fattori non sempre prevedibili e misurabili. In ogni caso non si può parlare di fenomeni di infestazione». In caso di un sospetto morso del ragno violino, come bisogna comportarsi? «Nella stragrande maggioranza dei casi il morso provoca fenomeni locali di scarso significato clinico come arrossamento, prurito e irritazione, non è assolutamente appropriato allarmarsi recandosi nei pronti soccorso. Bisogna consultare un Centro Antiveleni descrivendo le circostanze, i segni e i sintomi eventualmente presenti. In casi particolari il morso può provocare una lesione della cute di tipo emorragico e necrotico che non differisce da quelle provocate da altre tossine biologiche come ad esempio quelle di altri ragni, degli imenotteri come api, vespe, calabroni, e di animali marini. Non esistono antidoti o trattamenti farmacologici specifici: nei casi in cui si manifestano lesioni significative serve un trattamento farmacologico con antibiotici e cortisonici. In altri rari casi può essere necessaria la toilette chirurgica della lesione».
Dott.ssa Simona Ursino
Direttore Dipartimento di Prevenzione
Direttore UOC SISP
ASL Roma 4