Nel corso della giornata dedicata agli screening oncologici e alla prevenzione è stato installato il casco per la prevenzione dell’alopecia delle persone sottoposte a terapia oncologica
In occasione dell’otto marzo, giornata che ha visto l’organizzazione di molteplici eventi a cura della ASL Roma 1, tutti fortemente votati agli screening oncologici e alla prevenzione, al Centro Oncologico dell’ospedale Santo Spirito è stato consegnato ed installato il Paxman Scalp Cooler, il casco con Sistema di Refrigerazione del cuoio capelluto per la prevenzione dell’alopecia delle persone sottoposte a terapia oncologica.
Il macchinario, consegnato alla presenza della Dottoressa Patrizia Chierchini, Direttore Area di Direzione Ospedaliera, della Responsabile Dott.ssa Simonetta Stani e tutta la équipe della breast unit e del day hospital, dove è stato contestualmente eseguito il training del personale infermieristico, è da subito operativo e a disposizione del personale sanitario. Il Paxman consiste in un casco da applicare alla testa del paziente. “Il funzionamento dell’apparecchio – commenta la Dott.ssa Chierchini – è basato sul principio della vasocostrizione: attraverso un serbatoio all’interno della macchina, viene pompato un liquido refrigerante sul casco che congela i vasi sanguigni della testa, prevenendo la caduta dei capelli durante il periodo della terapia”. La percentuale di riuscita del trattamento varia dal 70% al 100% fra prevenzione e ricrescita. Progettato in Inghilterra negli anni ’90, si è rapidamente diffuso in Europa ed è stato introdotto in Italia intorno al 2013. Ad oggi sono presenti circa 100 macchinari nel territorio italiano, mentre i pazienti trattati con il macchinario arrivano a 500.000 in tutto il mondo.
L’adozione del macchinario è importante per tantissimi fattori, da quello scientifico a quello emotivo: per i pazienti significa la possibilità di conservare una parvenza di normalità e di vita privata, incoraggiando un atteggiamento positivo verso il trattamento. La consegna del macchinario durante la giornata dell’otto marzo non è dunque casuale: l’apparecchio è stato pensato principalmente per il trattamento delle donne sottoposte a terapia per tumore alla mammella, il suo utilizzo permetterà alle pazienti di iniziare e vivere la terapia con più fiducia e tranquillità.
“È una grande conquista per l’azienda ma soprattutto per le nostre pazienti – ha dichiarato la Dott.ssa Stani – Il Paxman si integra a quella che è già la nostra filosofia di cura, dove l’obiettivo principale è quello di rendere il percorso di chi è sottoposto a trattamento chemioterapico il più semplice possibile”.