Si torna a parlare di Torre Flavia. Stavolta attraverso l’operazione del WWF, “Ri-Party-Amo”, che nei giorni scorsi ha visto protagonisti i bambini di una scuola di Ladispoli, per la pulizia della spiaggia.
WWF di cui facciamo ormai fatica a comprendere le azioni, soprattutto dopo i concerti invasivi di Jovanotti sulle nostre spiagge.
Se “ripristinare lo stato naturale di fiumi e mari” è l’obiettivo di questa campagna, ci chiediamo come mai, per i concerti siano state rimosse dune e piante e allontanato uccelli, (tutto documentato) illudendoci che “non è come sembra”.
Ci opponiamo all’ennesimo esempio di “greenwashing”, buono solo per ripulirsi le coscienze dopo azioni sconsiderate effettuate sul nostro territorio ed in tutta Italia.
Ci opponiamo perché queste “giornate” vengono cavalcate da alcuni amministratori ladispolani che su Torre Flavia vorrebbero costruire e cementificare, che vedrebbero bene un grattacielo all’ingresso della città, piuttosto che un prato verde, e che si mettono in posa con i bambini, ignari del futuro che viene loro tolto e massacrato, per biechi interessi.
Interessi che a Ladispoli fanno sempre rima con concessioni: balneari ed edilizie e che mette “tutti” d’accordo. Pare infatti che la legge del “tocca fa campà tutti”, sia un bel collante bipartisan e l’ambiente un bello sfondo su cui svolgere queste azioni.
Amministratori ed associazioni sono lontani anni luce dalla soluzione dei problemi, figuriamoci sui temi ambientali.
Ai bambini, oltre ad insegnare educazione ambientale, bisognerebbe dare loro anche esempi concreti, tra un grattacielo e l’altro.
Circolo Sinistra Italiana
Roma Litorale Nord
“Mahsa Amini”