Credo che la nostra posizione su VAS e Variante di PRG non sia stata compresa appieno ed è diventata oggetto di qualche legittima critica che però ci sembra frettolosa. Quindi torniamo a spiegarci meglio. Uno strumento urbanistico regola lo sviluppo di una cittadina come Ladispoli e condiziona la vita dei cittadini decidendo sul verde, sulle aeree da rendere produttive o residenziali come anche sulla destinazione produttiva agricola. Normalmente una variante di PRG interviene ogni dieci o quindici anni sia perchè i piani hanno una vigenza decennale ma soprattutto perchè la società si evolve e subentrano giovani con nuove attenzioni che debbono essere rappresentati. Nella fattispecie tutti sappiamo che le nuove generazioni, a partire dai millennials per finire con la generazione Z e la generazione che verrà hanno una sensibilità ambientale ed interessi sociali ben diversi da quelli di chi ha vissuto il boom demografico e lo sviluppo degli anni ’70 e ’80. Il nostro piano regolatore vigente risale al 1978 (oltre quaranta anni fa, quando neanche la generazione boomer cui io appartengo aveva voce in capitolo). Da allora l’urbanistica di Ladispoli è stato un susseguirsi di ‘pezze’ con piani particolareggiati legittimi ma locali, disomogenei e fuorvianti. Già la variante di PRG del 2010 non ci convinceva e pensavamo fosse da affrontare diversamente. A maggior ragione feci lo stesso discorso nel 2017 e nelle votazioni del 2019. E’ un impianto obsoleto che non tiene conto delle nuove sensibilità ambientali e delle nuove tecnologie. Ma le maggioranze succedutesi le hanno votate bocciando anche la gran parte delle osservazioni, fra le quali le nostre. Oggi per non rimanere nel limbo e continuare a subire le “pezze a colori”, l’unico modo è di procedere con osservazioni che facciano riflettere l’Ente Competente, ovvero la Regione, nel cercare di allineare il più possibile questa variante alle leggi attuali correggendo ciò che non è opportuno. La Regione può bocciare a ragion veduta la VAS oppure inserire prescrizioni che dovranno essere rispettate. Far bocciare la VAS e conseguentemente ricominciare con la variante dall’inizio significa solo tornare punto a capo e perdere almeno 4 anni di tempo mentre il territorio continuerà a soggiacere al vecchio PRG, e dover subire lo stesso sistema che ha creato i problemi che oggi subiamo. Quindi ricordiamo a chi protesta sulla barricate, che i vari piani che tutti vediamo e critichiamo non sono illegittimi, altrimenti potrebbero essere denunciati. Ciò che vediamo non è illegale ma molto inopportuno in quanto riferito ad un Piano Regolatore vecchio di quarantacinque (dicesi 45) anni fa. Questa è la vera stortura. Noi riteniamo che l’interesse vero dei cittadini sia di avere uno strumento adeguato a portarci in una nuova dimensione, e non perdere altri anni nella ricerca di un equilibrio che difficilmente verrà raggiunto a breve. Questo è il vero modo di difendere le nostre pregiatissime oasi ambientali e dare nuovo verde, non lasciare tutto com’è per altri anni. Questo è anche il modo per dare risposte di nuovi spazi sociali ad una comunità che cresce per varie ragioni. Bloccare serve solo a mantenere lo stato attuale nella peggiore delle situazioni, viceversa andare avanti con le osservazioni opportune, significa fare un passo avanti, per piccolo che sia, per adeguarci ai nuovi tempi e normative. Il nostro comportamento politico è costruttivo e correntemente a favore dei cittadini e non ideologico. Speriamo di aver chiarito definitivamente la nostra posizione , mentre lasciamo agli altri le proteste.
( la vignetta è stata realizzata da Lamberto Paris)