Gli attivisti che lunedì scorso si sono “murati” le mani, impedendo la circolazione sull’autostrada Roma-Civitavecchia si trovano ora sotto custodia cautelare, dodici di loro detenuti nelle carceri di Civitavecchia, Rebibbia e Regina Coeli. Oggi affronteranno il processo immediato a Civitavecchia, sono chiamati a rispondere del blocco avvenuto sulla A12 vicino a Torre in pietra poco prima delle 9.30 in direzione della Capitale. Le accuse includono attentato alla sicurezza dei trasporti, raduno illegale per mancata comunicazione alle autorità, e danneggiamento per essersi murati le mani sulla corsia autostradale. La stessa pavimentazione è stata poi rimossa con martelli e scalpelli dai vigili del fuoco di Marina di Cerveteri, faticando non poco per liberare alcuni manifestanti della campagna “Fondo riparazione”, sponsorizzata da Ultima Generazione, al fine di ripristinare il flusso del traffico nel minor tempo possibile.