Il caldo umido di questo clima anomalo, ha messo in allarme gli agricoltori di Ladispoli, costretti a fronteggiare nuove minacce legate ai cambiamenti climatici. Le piogge recenti e le temperature sopra la media hanno infatti favorito la proliferazione di funghi patogeni che hanno colpito le colture locali, soprattutto i carciofi romaneschi. Nelle campagne dei Monteroni, del Boietto e nella vicina Cerveteri, la perdita stimata si aggira già intorno al 30%.
Tra le aziende più colpite c’è quella della famiglia Virtuoso, che in 12 anni ha incrementato la produzione fino a 200.000 piante di carciofo all’anno. “Abbiamo affrontato molte crisi, ma i cambiamenti climatici che stiamo vivendo oggi sono qualcosa di nuovo e devastante – racconta Fabrizio Virtuoso – Le nostre piante di carciofo sono minacciate da funghi come la sclerotinia, favoriti dal clima impazzito.
Anche nella zona dei Monteroni, il danno è consistente. Massimo, un altro produttore, descrive le difficoltà che il clima insolito ha portato nelle sue coltivazioni: “La sclerotinia sta causando seri problemi, attaccando il colletto delle piante e rendendole marce. Siamo già intorno al 30% di perdita sui carciofi, e anche le altre colture ne stanno risentendo”.
Questo clima anomalo è una nuova sfida per la comunità agricola di Ladispoli, che guarda già con preoccupazione alla prossima edizione della storica Sagra del Carciofo. Mentre la tradizionale festa si prepara per il 2025, gli agricoltori sperano che almeno la raccolta primaverile possa essere salvata, sebbene i carciofi precoci, in uscita nei prossimi mesi, potrebbero subire pesanti perdite.
Gli agricoltori chiedono alle autorità locali, sostegno e solidarieta’, consapevoli che il cambiamento climatico rappresenta una sfida urgente, che richiede un impegno collettivo per preservare la preziosa agricoltura del territorio.