Il 3 agosto 2024, le vie di Ladispoli si vestiranno di festa per accogliere uno degli eventi più attesi e celebrati dell’anno: il tour di Russell Crowe e The Gentlemen Barbers. Un evento che non è solo un concerto, ma il capitolo più recente di una storia avvincente, tessuta di musica, passione e cinema.
Trent’anni fa, in un mondo lontano dai riflettori dei blockbuster hollywoodiani, David Kelly e Stewart Kirwan, rispettivamente alla batteria e alla tromba, si univano ai Thirty Odd Foot of Grunts, ignari di come il loro cammino sarebbe presto confluito con quello di uno degli attori più carismatici e talentuosi del cinema moderno: Russell Crowe. Crowe, il cui nome evoca immagini di epiche battaglie gladiatorie e intense interpretazioni che hanno segnato l’era moderna del cinema, ha sempre avuto una passione parallela per la musica.
Nel 2005, questa passione si concretizzò nell’album “The Ordinary Fear of God”, un progetto che vedeva Crowe collaborare con Kelly e Kirwan, arricchito dalle melodie di Stuart Hunter al piano e dai riff di Chris Kamzelas alla chitarra. Questo album non solo segnò un momento cruciale nella carriera musicale di Crowe, ma pose anche le fondamenta di quello che sarebbe diventato il suono distintivo della band.
Con l’arrivo di James Haselwood, il cui basso vibrante si intrecciava perfettamente con il tessuto sonoro del gruppo, e le voci celestiali di Stacey Fletcher, Susie Ahern e Britney Theriot, The Gentlemen Barbers si trasformarono in un ensemble che andava oltre la somma dei suoi singoli componenti, diventando un vero e proprio fenomeno.
Il 3 agosto, quindi, non sarà solo un concerto; sarà il culmine di un viaggio che ha attraversato tre decenni, un ponte tra il grande schermo e la grande musica, dove le performance mozzafiato di Crowe come attore si fondono con la sua passione per la musica, regalando al pubblico di Ladispoli una serata indimenticabile. In quella data, Ladispoli non celebrerà solamente la musica di The Gentlemen Barbers, ma anche la storia di un uomo che ha saputo eccellere sia come attore che come musicista, dimostrando che il talento non conosce confini
