MOLLICA GRAZIANO – CERVO: Le promesse vanno la sofferenza resta

Senza voler scomodare le scienze pedagogiche e rimanendo nell’alveo politico/sociale non possiamo non constatare la differenza tra un modello coerente e un altro incoerente.

Non mantenere una promessa fatta è diseducativo e non vale soltanto nelle relazioni genitori-figli ma anche nelle relazioni tra adulti e, ancor più, tra amministratori pubblici e cittadini.

Come cittadini, che sentono sulle proprie spalle il peso delle difficoltà quotidiane, non possiamo che essere felici, per la notizia che giunge dalla vicina Fiumicino, ma allo stesso invidiosi per ciò che il loro Sindaco ha portato alla loro comunità: l’ospedale!

E qui ritorna l’aspetto “pedagogico” dei diversi comportamenti dei due amministratori. Da una parte troviamo Baccini che ha dato seguito alle promesse e ha saputo trasformare le parole in azioni concrete, dall’altra, purtroppo per tutti NOI CITTADINI di LADISPOLI, troviamo Grando che ha dimostrato ancora una volta di non avere quelle sensibilità, quell’equilibrio e quel senso etico che sono richiesti a un paterfamilias.

Incentrare il proprio manifesto politico-elettorale su un argomento così delicato che tocca le speranze di un’intera comunità, come la costruzione di un’ospedale, lo abbiamo da subito trovato demagogico e moralmente discutibile.

I proclami del 2022 hanno avuto un solo esito: l’esclusione di Ladispoli dalla programmazione della rete ospedaliera per il triennio 2024-2026 da parte della Regione Lazio. Il tutto nel più “assordante” dei silenzi da parte dell’amministrazione Grando. Dai proclami al silenzio!

Quello della Sanità è un tema così particolare e delicato che va affrontato con serietà e determinazione e che richiede soprattutto tanta, tantissima, onestà intellettuale e senso etico perché tutti noi siamo consapevoli delle condizioni in cui versa la Sanità Pubblica nel nostro Paese e di quanti tagli essa, nel corso degli anni, ha dovuto subire. Sappiamo altresì che la Sanità è demandata alle Regioni ma non per questo non si deve o non si può intervenire. C’è modo e modo.

A noi importa poco per la mancata promessa del sindaco (la minuscola è voluta) con la conseguente figuraccia che ne è scaturita, ciò che ci fa letteralmente trasalire è che con troppa facilità siano stati trattati, in campagna elettorale, temi così delicati come la Salute Pubblica e la sofferenza umana alla quale essa è spesso, indissolubilmente, legata. Questo noi lo aborriamo. Questo i cittadini non lo meritano. I cittadini meritano di più e di meglio. A partire da un nuovo sindaco!

Amelia Mollica Graziano  –  Ferdinando Cervo

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