Il circolo di Sinistra Italiana “Mahsa Amini” continua a perseguire la propria linea politica orientata verso una società più giusta ed equilibrata dal punto di vista sociale, economico, ecologico che determini un miglioramento della vita di tutti e, considerata la situazione politica attuale, che sia in grado di arrestare una grave deriva retrograda e quasi oscurantista.
Purtroppo assistiamo, al contrario, ad un pensiero di molti che considerano “progresso” la cementificazione sconsiderata di ogni spazio verde con la demolizione di villette storiche e la costruzione di ampi edifici abitativi considerando tutto questo una risorsa per la città, per la sua economia, per il commercio, per il turismo.
Un paese che vuole diventare città, rimanendo però con gli stessi problemi di sempre, una visione vuota che rimarca la necessità di lasciare le ricchezze in mano a quei pochi che possono gestirle – e anche male – a difesa “del futuro della nostra città”.
Una malattia, quella per i palazzi, che sembra non risparmiare nessuno e che allo stesso tempo, riesce a mettere tutti d’accordo.
Spesso poi succede, nel presente come in passato che si stringano alleanze politiche elettorali nelle quali vediamo costruttori di destra contro altri costruttori di destra, quelli di sinistra contro quelli di sinistra.
Pensiamo che sia difficile smentire questa realtà se, in 6 anni di amministrazione Grando, si è lavorato esclusivamente per sbloccare una variante o dare concessioni per nuovi lotti da edificare, con consiglieri che cambiano casacche provenienti esclusivamente dal ramo immobiliare.
Difficilmente si riesce a ricordare qualcosa di buono, pensato per i cittadini.
Le risposte inerenti la variante date in passato dalla Regione, richiedevano esplicitamente l’aumento di strutture sportive (per elevare lo “standard” sociale) ed è per questo che ci ritroviamo invasi di campi di padel, un semplice parcheggio di asfalto trasformato in una pista di pattinaggio, e la promessa dell’apertura di diversi “sport hotel” sul territorio.
Inoltre la Vas di cui ultimamente si parla è un semplice passaggio della Regione, dovuto, che vuol dire tutto e niente.
Perché oltre alla variante, ci sono nuove costruzioni e nuovi quartieri che stanno sorgendo.
Per questo, intendiamo continuare ad informare i cittadini poiché questo non è “progresso”.
La mancanza di acqua potabile, di servizi, di attenzione al cittadino, dell’aumento del traffico, si contrappone alla continua apertura e chiusura di esercizi commerciali, della speculazione edilizia, di scaramucce politiche alla ricerca di un potere in continua trasformazione, che nessuno vuole mollare e che nessuno sa gestire.
Il progresso per noi vuol dire migliorare la vita dei cittadini, non contare le presenze nelle giornate di sole per dire che tutti vogliono venire qui.
Questa destra ladispolana dimostra di seguire la stessa improvvisazione del governo nazionale e raccontare la verità, sarà l’unica soluzione possibile per rimandarli a casa.